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Fuga da scuola (Album) 2012

by Dainocova

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1.
Sirene e acciughe Questo sono io dal mare più profondo quello torbido di ombre e di scatole di acciughe che belle certe strette di mano specialmente gli italiani che quando poi li incontri non sanno cosa pensi e cosa farai Maggio Giugno Luglio e uno scorcio che sa d'infanzia proprio quando hai detto basta un attimo di pura eternità Se hai lasciato andare un fiume tra le dita verrai strappato dolcemente dalle sponde della sua riva Alto in bella vista c'è l'addio di un caro amico che si è rotto e ha lasciato tutti quanti nella propria gelatina Tramonti a vista persa e quanti ne hai perduto e quanti ne hai guardato caleidoscopi dentro la realtà ma mai innamorarsi della propria vita si sa te ne accorgi quando ti è passata affianco perché è già finita Questo sono io dal mare un po più calmo quello pieno di sirene con le acciughe ancora vive che ancora non conoscono l'esistenza delle città
2.
Inverno contro tutti Fuori sappiate che è dura sistemare tutto prima che arrivi la bufera nascondere provviste mi ricorda quella guerra che ho vinto per primo senza armi nella mano per sentirmi libero e lo sono mentre tutti i demoni si prendono a sassate il freddo dice è colpa dell'estate che fulmina tetti e vecchietti l'autunno è un chinotto già bevuto la primavera è un rutto e finge pace con il cuore tiepido diventerà fogliame la luce che ora c'è l'inverno ribadisce tornerò
3.
stessa compagnia basta pensare che succede per gioco di andare in compagnia a spegnere un fuoco per poi scoprirlo e provare anche il gusto oggi chiamarlo amore domani tormento poi affidarsi ai segnali di fumo desiderare forza rubarla anche al destino lottare contro tutti al fianco di nessuno la stessa compagnia che ride nel piantooooo basta pensare che succede per gioco basta pensare che succede per gioco basta pensare che succede per gioco basta pensare che succede per gioco
4.
Perso in campagna Perso in campagna ci sono cani scatenati che annusano le mie emozioni e puntan le quattro vene C'è un vento di battaglia che si alza mentre penso a un vaso e le sue rose Ma a volte ci si sbaglia specialmente a prima vista hai sempre detto mi fai schifo e ora me ne fai di più Incomincia la battaglia volan vaso e le rose e mentre strisci per l'agguato io mi godo questo cielo a quattordici anni sono stato morso a quindici non ero ancora pronto a sedici non tenevo bene il tempo e a diciassette la vita era a posto a diciassette c'era ancora posto mentre adesso mi sento uno stronzo E ora c'è tramontana che rende gli animi nervosi e le poche sagome reali sono cavalli alati io ti ho pensato sempre e sempre sono stato a pensare che dietro le colline ci fosse la quiete Ogni giorno mi sottraggo da solo l'osso e mi sveglio sempre dentro a un fosso c'è un tempio su cui il tuo nome è dritto che mi ricorda le colpe a menadito e io li steso con lo sguardo al soffitto
5.
Proprio strani Ci sono giorni che non ho più voglia di nostalgie e tu cosa fai stai al balcone come un cucchiaino sta a una tazza di caffè e lo zucchero dov'è lo nascondi e poi mi inganni Siete strani poveri illusi nelle mani e negli sguardi e a te quella faccia da bidet ti rovina tutti i piani Ma che fortuna che rimanga aperta una birreria perché ovunque vai non puoi trovare un palco meglio illuminato e con questo gilet voglio che il mondo guardi me con la maschera e il boccaglio...... Siete strani poveri illusi nelle mani e negli sguardi
6.
Occhi da minatore Io che ti ho compreso a fondo che ti ho scoperta come un mondo nuovo e tondo che come un minatore ho abbandonato la luce e anche il sonno perché brilla anche nel fango quello che sto cercando Forse tu hai davanti un altro sfondo le luci per un riccio che attraversa sono un sogno io sono il guidatore e ho camminato con brutto e bel tempo ma sa fermarsi un momento il sogno continuerà
7.
8.
Il tempo di un toast Non ho più tempo per sentirmi vago non ho l'amicizia e uno zero in condotta perdo il mio tempo a contare le spine ho le gomme bucate non so come fare c'è una grande folla che vuole vedere il pagliaccio che frusta il suo domatore ma visto che hanno già riso abbastanza mi spiace a domani noi siamo in vacanza è più importante sapere niente è più importante sapere niente è più importante sapere niente è più importante sapere niente Ho sacrificato ogni giorno e ogni notte a non dare importanza alle mie scoperte ma visto che sei di oro e di seta non conta più niente se non mi vuoi bene è più importante sapere niente è più importante sapere niente ehhh ehhhh dèjame ehhh ehhhh dèjame Sapere niente di importante...
9.
Sulla Luna 03:16
Sulla Luna Oggi estate è già proprio sotto un onda perdo la vita oh mio caro mare lasciami annegare o portami su quelle stelle che una ad una fanno un ricordo che non si scorda mai e quando sulla luna sono stato non c'era un granché non c'era un granché è quello che so non c'era un granché non c'era un granché oh mio caro mare

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released November 18, 2012

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